domenica 11 giugno 2023

Un libro e i suoi segreti 4.


Un segreto: Michel

 

 Silvia forse non era interessata a una donna francese, anarchica, rivoluzionaria militante, impegnata nella politica e nella difesa dei diritti delle donne: Louise Michel (1830-1905). Per puro caso, il retro di uno dei frammenti dell'articolo dedicato alla morte di Panzacchi, riporta parte di una colonna incentrata su questo personaggio femminile. L'autore dell'articolo non guarda con simpatia alla Michel: in un contesto maschilista, cattolico e borghese, che altro potremmo aspettarci? Egli riporta, non senza macabra ironia, le ultime volontà della rivoluzionaria, che fu impegnata nella difesa della Comune, insieme al grande "esercito" rivoluzionario che cercò di difendere il diritto alla libertà e alla giustizia sociale, tra le bombe dei soldati di Napoleone III in una Parigi ormai prossima allo sventramento:

Le ultime volontà di Luisa Michel, portanti la data del 15 dicembre 1892, erano queste: "Non possedendo nulla al mondo, ad eccezione della pubblica considerazione, non posso far lascito che della mia carcassa (sic!il traduttore era di parte?)...Ordino che i miei occhi - queste pupille che brillano sempre per la libertà e mai per svanità frivole - siano strappati dalla loro orbita, pietrificati mediante processo chimico..."

e qui termina il frammento. Vorrei ancora ricordare che Luisa Michel, protofemminista, fu anche condannata alla detenzione nella colonia penale della Nuova Caledonia, per i suoi ideali. Speravano, forse, che venisse dimenticata? Illusione! Al suo ritorno, la attendevano migliaia di sostenitori e di amici. E anche vogliamo ricordare la fierezza e la modernità di questa Signora della Rivoluzione, che si batté anche affinché alle donne non fosse preclusa l'istruzione pari a quella dei maschi e che sperava in un mondo in cui la dignità per tutti non fosse solo utopia.

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