venerdì 20 ottobre 2023

 

Il gentile gatto d'angora incontra per la prima volta una bella gattina:

Passò una gatta, un'incantevole gatta, la cui vista mi riempì d'un'emozione sconosciuta. Fino allora, soltanto i miei sogni m'avevano mostrato quelle creature squisite, la schiena delle quali è adorabilmente agile. Mi precipitai co' miei tre compagni incontro alla nuova venuta...

L'esito non è dei migliori, il gatto inizia ad avere fame, non trova nulla, intraprende percorsi avventurosi alla ricerca del cibo, ma non lo portano a nulla, se non a correre gravi rischi, come quello di essere catturato e mangiato:

– Avete veduto quell'uomo che aveva una gerla e un micino? – mi domandò. – Sì. – Ebbene! s'egli ci avesse scorti, ci avrebbe accoppati e mangiati allo spiedo. – Mangiati allo spiedo! – esclamai. – Ma non è nostra la strada?... Non si mangia, e si è mangiati! 

Il povero gatto d'angora, non abituato a patire la fame e a stare sotto la pioggia, è infelice e spaventato, e rimpiange il calore della sua casa, nonché la carne cruda di cui la sua padrona lo nutre. Vedendolo così sofferente, un gattaccio da strada gli consiglia di tornare a casa. Il mondo esterno non è, evidentemente, il suo ambiente:

 Maledetta strada! maledetta libertà! Quanto rimpiansi la mia prigione! Quando fece giorno, il gattaccio vedendo che traballavo, mi disse in modo strano: – Ne avete abbastanza? – Oh sì! – risposi. – Volete ritornare a casa vostra? – Certo, ma come ritrovare la casa?– Venite; questa mattina, vedendovi uscire, compresi che un gatto grasso come voi non era fatto per le gioie aspre della libertà. Conosco la vostra dimora e vi metterò alla vostra porta. Quel degno gattaccio mi diceva tutto ciò con semplicità. Quando fummo arrivati: – Addio, – mi disse, senza mostrare la minima emozione.

E' un po' sprezzante, il compagno randagio. Il gatto d'angora, felice di essere tornato a casa, invita il suo salvatore a rimanere nella tiepida casa; egli, però, disprezza le comodità e preferisce una vita libera. Infine si allontana:

E riascese sui tetti. Vidi la sua grande ombra magra tremare di contento sotto le carezze del sole che levava.

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