martedì 4 ottobre 2022

 

Babette

Lui, così particolare per il suo comportamento da cucciolo anche nella vecchiaia, l'avevamo chiamato Babette, perché ce lo avevano consegnato come una femmina, mentre era un dolcissimo maschietto. Aveva i tratti tipici del persiano, le sue zampotte erano corte e robuste, lo stop poco sotto gli occhi, le orecchie piccole, una folta pelliccia color budino al caramello, variegato biscotto. Era dolcissimo, come carattere e come tratti del viso. Nonostante l'età, quando saltava era come se volasse: ad un certo punto del salto c'era un plateu con le gambe posizionate come se fosse a terra; nell'atterrare non sentivi alcun rumore, neppure un fruscio. Ed era un folletto, era un bambino: lo cullavo e nei suoi occhi vedevo quel mistero che si legge nello sguardo dei neonati. Rimaneva in braccio, la sera, e ci rilassavamo, insieme. Potrei dire che mi contemplava. Il suo legame nei miei confronti era straordinario: mi seguiva ovunque, soprattutto quando mi riposavo: con la sua consueta leggiadria, si posava sulla mia schiena o sulla mia pancia. Se mi posizionavo su un fianco, con le sue manine mi chiedeva di voltarmi, in modo da poter riposare su di me.

Nel negozio in cui lo prendemmo 13 anni fa, non volevano consegnarcelo, perché aveva una micosi diffusa. Ma io lo volli portare a casa ad ogni costo: non mi interessava la micosi, gliel'avrei curata, e così è stato. Inoltre, un suo dentino era posizionato obliquamente (ma non gli diede alcun problema, quando mangiava). Non so che fine avrebbe fatto, non so se lo avrebbero acquistato. Io lo trovavo adorabile e, quando lo portai a casa, piccolo piccolo, con una codina sguarnita di pelo,   la stessa sera lo portai a dormire con me e lui mi si posizionò immediatamente tra il collo e il mento, dove si addormentò beato, facendo le fusa e la pasta, come continuò a fare per tutta la sua vita.

Un po' per il suo aspetto, un po' per l'amore immenso che provavo per lui, mi sembrava che non sarebbe diventato mai anziano, e che sarebbe vissuto per sempre, come tutte le persone che amiamo, come i nostri cari che tutti vorremmo immortali.






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